luglio 2025
di Carlo Branca
Come ogni anno dopo l’attività invernale con le ciaspole, la nostra sezione prevede una giornata d’interesse culturale: quest’anno Giovanna Zappa ha organizzato la visita al centro di controllo dei veicoli pesanti a Giornico. Era una destinazione che sembrava ad alcuni poco consona con la nostra attività, ma che è risultata estremamente utile e interessante, a soddisfazione di tutti i partecipanti.
Il centro di controllo rappresenta una sicurezza per tutti gli automobilisti ticinesi, svizzeri ed europei anche in previsione del secondo tunnel autostradale.
Foto: Centro di controllo dei veicoli pesanti, Giornico (CCVP).
I camionisti devono affrontare una serie di controlli su un’area occupata un tempo dalle acciaierie Monteforno che è stata interamente bonificata; le opere di sistemazione sono durate dal 2018 al 2022 e vi lavorano oggi una trentina di persone, riportando un po’ di lavoro in una zona che ha perso molti abitanti a causa della chiusura di varie industrie e per la diminuzione demografica.
La decisione di costruire questo centro di controllo è scaturita da quel terribile incidente del 24 ottobre 2001 nel tunnel, seguito da un’esplosione che causò la morte di 11 persone.
Ora con i controlli del tachigrafo, che è un po’ la scatola nera dei TIR, si ricavano molti dati sulla vita dei veicoli e sull’attività di chi li conduce: sulla velocità, sulla durata di guida e del tempo di riposo e sui km percorsi. In allestimento c’è anche il “museo degli orrori” come lo chiamano gli addetti ai servizi: pneumatici usurati al massimo, balestre e dischi su freni inservibili e arrugginiti, ammortizzatori rotti.
Ci sono poi merci pericolose o che non corrispondono a quelle dichiarate in dogana: ovviamente con quasi 10.000 mezzi pesanti che transitano ogni giorno non si possono controllare tutti, ma anche se fosse salvata una sola vita sarebbe già sufficiente a giustificare ogni controllo.
Non abbiamo assistito ai minuziosi test e verifiche dei TIR, ma nella buca si ispezionano pneumatici e freni, balestre e sporgenze pericolose.
Foto: pneumatico esposto al “Museo degli orrori” del Centro di controllo veicoli pesanti, Giornico (CCVP).
Dopo un controllo sommario dei veicoli, ma all’occhio esperto non sfuggono certi controlli di videosorveglianza che hanno ripreso il veicolo già dalle parti di Pollegio quindi gli autocarri vengono selezionati già prima di entrare nel grande parcheggio di 170.000 mq.
Vengono individuati difetti come le dimensioni dei veicoli, la lunghezza e l’altezza e i carichi eccessivi. Durante il 2024, su 12000 veicoli controllati, sono state scoperte irregolarità in 3000 casi!
I conducenti, spesso provenienti da paesi dell’est, vengono sanzionati con una multa o costretti a riparare il danno prima di proseguire il viaggio.
Il centro non rappresenta solo un luogo di controllo repressivo e sanzionatorio ma è un luogo di ristoro e di riposo sorvegliato per autisti che prima dovevano attendere, in condizioni meteorologiche avverse, sulla corsia di emergenza dell’autostrada!